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Le rape di Santino. Il noir di Pino De Luca

Posted On febbraio 17, 2018 at 3:38 pm by / 2 Comments

Novità editoriale: il nuovo libro di Pino De Luca

Si intitola “Le rape di Santino” il noir enogastronomico che Pino De Luca firma per la collana I Racconti del Terroir che la casa editrice Il Raggio Verde apre per coniugare un genere letterario, il noir, e l’amore per il territorio. In copertina la bella immagine di Angelo Arcobelli, in arte WeA, che ha dato un volto al personaggio di Santino, professore di italiano, latino e greco separato dalla moglie che per scelta vive in una campagna del Salento.

Il libro sarà presentato in anteprima nazionale sabato 24 febbraio ore 18 nella sala conferenze del Grand Hotel di Lecce, in viale Oronzo Quarta. Dialogherà con l’autore la giornalista Antonietta Fulvio direttore responsabile di Arte e Luoghi. Seguirà un brindisi con l’autore. Ingresso libero.

 

 

 

L’Autore

Quasi 60 primavere, una moglie e due figlie, tanti ricordi alle spalle e una seconda vita davanti . Pino De Luca è docente di Informatica all’Itis “E Fermi” di Lecce. Ha pubblicato “Regole e Diritti per essere cittadini” ed. Sapere 2000 (2005), on line, tanta roba che si può facilmente trovare tra le circa 1,5 milioni di referenze che produce Zio Google. Facendo attenzione a scansare quelle (circa 400000) di un eccellente artista e poche altre suddivise fra omonimi di varia umanità.

Poi i racconti in opere a più mani e, per Kurumuni, collana di etnogastronomia, Per Canti e Cantine – viaggio enofonico nel Salento.

Attualmente cura le rubriche di Birra e Distillati per Vinoway, scrive sulla rete e su qualche organo di stampa quando gli organi di stampa hanno qualche Euro da spendere.Della vita precedente conserva il motto “Nec Spe Nec Metu” continuando a pensare che ogni giorno che arriva è uguale a quello precedente e tocca a ciascuno renderlo migliore.Fra le cose più importanti: ha vinto il concorso di Cucina Dozzinale “Fornelli Indecisi” con i pomodori scattarisciati; ha abbracciato Edoardo Boncinelli e ha forato moltissimi palloni gonfiati.

Fra quelle meno importanti: riesce a sopravvivere senza bisogno di alcuna divinità, nemmeno di quella più adorata di questi tempi.Coltiva una passione smodata per le persone per bene che spesso trova cercando persone per bere, senza distinzione di censo, razza, sesso o religione e ama fanaticamente la propria terra.

2 thoughts on “Le rape di Santino. Il noir di Pino De Luca

  1. Ho letto il libro. Autentico percorso enogastronomico salentino. C’è davvero tutto: le rape, con la doverosa distinzione tra foglie e cime (non si butta via nulla, comunque) il buon vino, le verze, la carne, un accenno al pesce e le castagne a san Martino. Senza scordare il pane fatto in casa e il caffè. Ogni volta la descrizione sia del cibo che di come viene cucinato è talmente particolareggiata che sembra davvero di sentirne il profumo. Il tutto sa di sapori di una volta perché accompagnato dal fuoco del camino. L’elemento gastronomico è onnipresente e sullo sfondo si sviluppa il giallo che, come tradizione vuole, sorprende il lettore alla fine.una storia comunque ben congeniata ed anche la pensata del cognome tedesco che è esatta traduzione di quello italiano, rivela la mente sopraffina dell’autore. Solo non ho potuto fare a meno di chiedermi,lungo tutta la lettura, come può essergli venuto in mente di attribuite al protagonista proprio quel “disturbo” anche questo ben descritto. pensavo che sarebbe davvero difficile trasporre la storia in uno sceneggiato televisivo

    1. Grazie Anna per la lettura attenta del libro “Le rape di Santino” e per aver colto lo spirito che pervade il romanzo di Pino De Luca. Continui a seguirci!

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