
Ciao Maestro. Il saluto della casa editrice a Francesco Saverio Dòdaro
La scomparsa di Francesco Saverio Dòdaro, scrittore, saggista, direttore editoriale. Un intellettuale fuori dagli schemi
Oggi piove ed è una giornata molto triste, un altro Maestro ci ha lasciato… Francesco Saverio Dòdaro non c’è più ma restano le sue idee, il suo agire culturale sempre all’avanguardia. Ho avuto il privilegio di conoscerlo quando veniva a vedere le mostre che allestivamo nella sede della nostra associazione “Raggio Verde” con Giusy e Ambra quando ci ostinavamo nella nostra militanza culturale nella via che dopo sarebbe diventata quella della movida leccese … ricordo le chiacchierate, il continuo confronto, talvolta anche scontro. Era bello poter parlare con Saverio e non dimenticherò mai i suoi insegnamenti, a cominciare dal primo “Bisogna difendere sempre la maternità delle idee”. Mi regalò un meraviglioso scritto per Arte e Luoghi quando la rivista, nata da poco, era un mensile cartaceo di trentadue pagine ma gli piaceva l’impostazione che le avevo dato e apprezzava gli sforzi di una piccola casa editrice Il Raggio Verde per la quale firmammo uno dei progetti editoriali più innovativi: le locandine letterarie. I primi due numeri: la sua “Dichiarazione d’innocenza” e “Fintotontopazzo” di Maurizio Nocera dedicato ad un altro figlio del Salento: Edoardo de Candia. Probabilmente Saverio sarà con lui ora o almeno mi piace immaginarli insieme… Ciao Saverio e grazie per i saperi che ci hai trasmesso, li custodiremo con cura. Buon viaggio Maestro!
Scrittore fondatore dello storico Movimento genetico nel 1976, Francesco Saverio Dòdaro ha svolto una intensa attività saggistica e diretto e ideato numerosissime collane editoriali, tra le quali ricordiamo Ghen arte (Lecce, 1978); Violazioni estetiche (Lecce, 1981); Scritture (Parabita, 1989); Spagine (Caprarica di Lecce, 1989) Diapoesitive. Scritture per gli schermi (Caprarica di Lecce, 1990), Mail Fiction (Caprarica di lecce, 1999; Wall Word (Lecce, 1992) tradotta in giapponese ed esposta all’Hokkaido Museum of Literature di Sapporo.
Le Locandine Letterarie
Ideata e fondata da Francesco Saverio Dòdaro, curata dallo stesso Dòdaro e Maurizio Nocera, nasce a Lecce nel 2005 per i tipi della casa editrice Il Raggio Verde una nuova collana letteraria internazionale.
Una doppia L contraddistingue le “locandine letterarie” che si presentano come una nuova collana d’assalto, trasgressiva e innovativa a cominciare dal suo layout grafico. La locandina, che generalmente si utilizza per veicolare l’opera d’arte, diventa essa stessa opera d’arte. Connotativa dell’hic et nunc, del qui e dell’ora e del dibattito in atto, la collana – anticipa lo stesso fondatore – sarà polisettoriale e darà particolare ascolto alla ricerca e alla scrittura avanzata, da prima linea sul fronte formale ed estetico. Dodici titoli per dodici autori da leggere d’un fiato, per ri-scoprire nel breve spazio grafico della locandina, il respiro della parola che si fa suono, visione, sentimento, grido : “Dichiarazione d’innocenza” di Francesco Saverio Dòdaro, “Fintotontopazzo” di Maurizio Nocera, “La bomba” di Ada Donno, “Gemme di pensieri” di Nasho Jorgaqi,”Ha rinchiuso le parole” di Maurizio Leo, “Oltre lo zero” di Rossano Astremo, “Lilith” di Mirosa Sambati, “Il Vuoto” di Elisabetta Liguori, “Foibe – La carne nel budello – 16 megabyte di memoria” di Rosanna Gesualdo, “Perchè sono nero … Parce que je suis noir” di Aicha Boubachi, “Il profumo della libertà” di Enzo Miglietta, “Calendario delle manifestazioni” di Lamberto Pignotti. Dalla poesia, alla saggistica, alla narrativa per gettare ponti tra il Salento e il mondo.
Ho saputo con estremo ritardo della scomparsa di Dodato. Non posso perdonarmi il non aver potuto porgerli l’estremo saluto.Anche io, come lui, ero in “lupo solitario, ma quanta gioia per entrambi, quando la sua compagna lo accompagnava nel mio studio in campagna.Ho sempre considerato la sua stima un bene prezioso, conoscendo bene il suo rigore concettuale. Addio Saverio, buon soggiorno nei Campi Elisi
Grazie Romano, ricorderemo sempre Saverio con grande affetto!