Riscoperti

Riscoperti, una collana dedicata ai libri rari. Si inizia con le poesie del D’Amelio

Posted On marzo 11, 2017 at 3:32 pm by / No Comments

Non poteva esserci occasione migliore della Giornata Mondiale della Poesia per celebrare il primo poeta dialettale leccese: Francescantonio D’Amelio dando alla stampa, in una versione anastatica, la raccolta di Puesei a lingua leccese. Si tratta del primo volume della collana, Riscoperti, nata da un’idea di Fabio Colella e dalla sinergia della casa editrice Il Raggio Verde e la libreria La bambola di Kafka, ed è diretta da Giusy Petracca.

L’iniziativa, con il patrocinio del Comune di Lecce, si terrà il 21 marzo, dalle 17:30, nell’Open Space, in piazza Sant’Oronzo. Interverranno l’assessore alla Cultura Luigi Coclite, Fabio Colella della Libreria La bambola di Kafka, il prof. Alessandro Laporta direttore emerito della Biblioteca “Nicola Bernardini” di Lecce che ha curato l’introduzione al volume. L’incontro coordinato dalla giornalista Antonietta Fulvio vedrà la partecipazione dell’associazione culturale “Teatro Valle della Cupa”. Ingresso libero.

La pubblicazione con le note del prof. Ersilio Bucci, datata 1891, un libro praticamente introvabile viene strappato all’oblio e restituito alla comunità dei lettori secondo le linee del  progetto editoriale che intende riscoprire volumi rari, e pressoché introvabili, per renderli fruibili attraverso la realizzazione di copie anastatiche. Una scelta dettata dal desiderio di recuperare parte dell’immenso patrimonio librario da restituire ai lettori lasciando inalterate le caratteristiche grafiche della versione originale.

La nuova edizione delle Puesei del D’Amelio è accompagnata dall’introduzione di Alessandro Laporta direttore emerito della Biblioteca “Nicola Bernardini” di Lecce che a proposito scrive: “D’Amelio è, insomma, il crepuscolo di una stagione e d’una cultura, non l’aurora della nuova. Però è altrettanto vero che la sua ironia scaturisce dalla consapevolezza di trovarsi in un crepuscolo: da ciò la larvata malinconia esistenziale che di tanto in tanto affiora dalle poesie, labile indizio del nuovo che egli aveva anticipato mettendo autoironicamente in crisi il suo piccolo mondo antico.”.

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