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Betta Caretta e gli amici della macchia di Gianluigi Cosi

12,00 IVA incl.

Le filastrocche di Gianluigi Cosi i disegni dell’artista Enzo De Giorgi in una nuova edizione

ISBN 979-12-80556-15-8

€12,00

pp.48

Descrizione

La didattica in rime per educare al rispetto della Terra

E la creatura marina di Gianluigi Cosi, la nostra mediterranea Betta Caretta, simbolo da salvare contro il cambiamento climatico, e tutti i suoi amici della macchia, diventa emblema di pace e rime per educare.

Dopo il successo editoriale ottenuto, ritornano, con una nuova edizione e i disegni dell’artista Enzo De Giorgi, le filastrocche di Gianluigi Cosi.

Nel nuovo mondo di oggi post pandemia non c’è cosa più importante che ridere. E per i bambini, molto provati da mascherine, regole sociali che limitano i gesti di affetto spontanei, la musica, il gioco, i versi antichi della filastrocca diventano medicina, rimedio. I grandi hanno il compito di preservare il sorriso dei più piccoli e la fiaba, la poesia, la filastrocca sono nate proprio con questo scopo. In particolare la filastrocca secondo la definizione è un componimento poetico breve con ripetizioni di sillabe, la sua caratteristica fondamentale è il ritmo rapido e cadenzato con rime, assonanze e allitterazioni ricorrenti, che riesce, non solo, a far memorizzare concetti complessi ma a divertire imparando. Chi non ricorda la “Trenta dì conta novembre” usata non solo dai bambini ma anche dagli adulti per ricordare la lunghezza dei mesi? È solo uno dei tanti esempi che permette di cogliere l’importanza della filastrocca come strumento didattico e che diventa nel 2021 anche strumento per superare la tristezza post pandemica. Questo componimento infatti nella sua semplicità e spontaneità è a tutti gli effetti una tecnica mnemonica di grande efficacia e nella scuola, ma anche nel quotidiano, diventa lo strumento didattico più affascinante, una sorta di “rito” che con il sorriso permette di potenziare l’apprendimento linguistico e la logica nel discente. Si inizia già nella culla con la classica ninnananna a stimolare il bambino con questi testi che a volte si rivelano essere un utile espediente per tanti neo genitori. La forza della filastrocca si trova nell’immediatezza, perché con parole semplici si attivano delle immagini che suscitando emozioni riescono a collegare la memoria verbale a quella visiva e a entrare in contatto con l’io interiore. Non a caso oggi, la casa editrice Il Raggio Verde ha deciso di ripubblicare il libro “Betta Caretta e gli amici dela macchia” di Gianluigi Cosi, dopo il grande successo editoriale che ha visto le filastrocche di “Betta” diventare anche uno spettacolo di burattini e musica con Paola Giglio insieme allo stesso Cosi. Il libro ha un nuovo layout grafico ma è sempre accompagnato nella veste grafica con i disegni dell’artista Enzo de Giorgi che con il suo straordinario segno ha disegnato e animato la caretta Betta e i personaggi che affollano le filastrocche dedicate all’ambiente marino e ai suoi abitanti. Filastrocche che, è bene ricordarlo, sono un potente strumento didattico a disposizione; con il suo bagaglio di rime che scatena il buon umore, la filastrocca viene a volte accompagnata nella scuola primaria con giochi motori (un esempio su tutti è il classico “Girotondo”) ma la sua duttilità gli permette di diventare baluardo per saper leggere e scrivere bene. Viene anche utilizzata come promemoria delle regole grammaticali, famose sono quelle che ricordano dove va l’accento, quelle sul verbo avere, sulle doppie e sul gruppo “qu” che terrorizza ogni alunno. La filastrocca è quindi un pretesto per potenziare le competenze del bambino in diverse aree: linguistica, comunicazione, creatività e fantasia; e proprio per incrementare queste qualità è importante stimolare i bambini a produrre, a loro volta, delle filastrocche per memorizzare concetti ostici. E non solo, è uno strumento didattico talmente efficace da essere utilizzato nelle attività psicomotorie, nel sequenziare il tempo e per apprendere divertendosi nomi, colori, animali e tanti altri argomenti. Un ulteriore elemento su cui riflettere è che la selezione lessicale della filastrocca è comprensibile a chiunque, diventa quasi una lingua universale con cui affrontare anche concetti ostici. E la creatura marina di Gianluigi Cosi, la nostra mediterranea Betta Caretta, simbolo da salvare contro il cambiamento climatico, e tutti i suoi amici della macchia, diventa emblema di pace e rime per educare. Gianni Rodari, il più importante scrittore del Novecento per quanto riguarda la letteratura dell’infanzia e non solo, ha usato le sue poesie e le sue filastrocche come mezzo per comunicare la bellezza. Ogni volta che si produce una “rima” nel mondo si trasmette un nuovo punto di vista e – scriveva Rodari – «spero che le mie filastrocche vi facciano venire la voglia di rimboccarvi le maniche». Allo stesso modo con “Betta Caretta”, così come negli altri libri “Camilla Clorofilla e il bosco che brilla” e “Iole Girasole e i prati in fiore”, Gianluigi Cosi invita i bambini ad osservare meglio il mondo che li circonda. Lo scopo è educare al rispetto verso la Terra, la Natura e quindi per estensione verso tutte le forme di vita. Conoscere per poter amare e difendere. In un mondo come quello odierno dove l’inquinamento e il pericolo del riscaldamento globale sono effetti sempre più visibili, a maggior ragione bisogna insegnare alle giovani generazioni che il nostro ecosistema ha bisogno dell’aiuto di tutti. Anche con la lettura di semplici filastrocche diventa possibile creare delle nuove leve in grado di rimediare agli errori commessi nel passato e a credere, rimboccandosi le maniche, in un futuro migliore.

Sara Di Caprio Docente di Storia dell’Arte

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