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quacquaraquà. De Giovanni omaggia Sciascia

Posted On giugno 26, 2013 at 2:55 pm by / No Comments

Dal 13 luglio al 13 agosto 2013 nell’atelier dell’artista Sutta le capanne de lu Ripa a Specchia

Luigi De Giovanni omaggia lo scrittore Leonardo Sciascia

Si intitola “quacquaraquà” la personale di pittura che Luigi de Giovanni presenta nel suo atelier Sutta le capanne de lu Ripa a Specchia dal 13 luglio al 13 agosto.

Si tratta di un omaggio allo scrittore Leonardo Sciascia spiega Federica Murgia: “I quacquaraquà parlano sul nulla convinti di essere furbi e intelligenti ma, ad ascoltarli, si capisce subito che rappresentano solo la vuotezza mentale e che possono discorrere solo di pettegolezzi, di sentito dire, di cose mai approfondite. Frasi fatte, respirate e rinforzate nei gruppi chiusi, danno il senso della loro cultura e della mancanza di ricerca dell’ideativo, del giusto e del bello.

 

…Luigi De Giovanni in otto opere ha voluto raccontare il vuoto chiacchiericcio e fare un omaggio a Leonardo Sciascia che, nel libro “Il giorno della civetta”, divise gli uomini in categorie, sistemando nell’ultima proprio i quacquaraquà, persone che, secondo l’autore <<dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere>>.

La mostra è organizzata da Il Raggio Verde eventi d’arte e per l’allestimento si avvarrà della professionalità dell’architetto Stefania Branca. Presenta l’artista  Antonietta Fulvio direttore responsabile della rivista Arte e Luoghi, edizioni Il Raggio Verde.

L’artista ha colto lo spunto e usando gli strumenti della pittura, ha trovato idee e sensazioni materializzando le angosce e le ferite che causa il pantano dei pettegolezzi rendendolo concreto nel colore che tinge in monocromo una tela di denuncia, diventata metafora del fango sputato inutilmente… Gocciolamenti, spruzzi, macchie essenziali, nelle  opere in mostra realizzate di getto, esprimono la rabbia istintiva del gesto pittorico che si manifesta, anche, mettendo in primo piano la parola, linea guida, “quacquaraquà”.

I quacquaraquà sono rappresentati, con sagace ironia, in un omaggio a Leonardo Sciascia che con poche parole riusciva a donarci il clima di un paese dove anche le pareti delle case mormorano.   

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