
Knulp Malevich
Knulp Malevich
Knulp Malevich è lo pseudonimo dell’autore. Knulp è il vagabondo di Herman Hesse. Malevic è il suprematista russo famoso peril quadrato nero nel quadrato bianco. La “h” è un errore chel’autore ha conservato per ricordare “l’importanza degli errori”! Artista di ritratti fotografici che mette tutta l’anima nella sua arte, negli ultimi 10 anni, Knulp Malevich ha fotografato volti famosi e non per il mondo del cinema, della musica, della politica, dello sport e della pubblicità. Malevich continua a cercare ovunque nel mondo progetti che gli diano nuove esperienze e lo ispirino.
The magic eye, edizioni Il Raggio Verde, 2012 una straordinaria collezione di ritratti; fotografie a colori realizzate da Knulp Malevich. Questo progetto raccoglie alcune delle più importanti personalità del mondo della fotografia, come Robert Frank, Eikoh Hosoe, Gianni Berengo Gardin e Ferdinando Scianna oltre che Bernard Plossu e Ernesto Bazan. Nei suoi ritratti, Malevich tenta di “sintonizzarsi” con l’essenza dell’anima dei Grandi Maestri. “L’osservazione dei particolari ci spinge a vedere ciò che prima ci sfuggiva, ovvero l’anima di ogni maestro magicamente rappresentata dall’ingrandimento dell’occhio prodotto dalla lente”, sottolinea Maurizio Lupi nell’introduzione del libro fotografico. “L’espansione dell’occhio, simbolo della visione dell’uomo sul mondo, mette in luce in maniera così forte le diverse e molteplici sensibilità umane dei fotografi tanto da rendere unico ogni singolo ritratto. In ognuno di quegli occhi ingranditi c’è un mondo di amore per gli altri e per la vita stessa”.